Per quanto riguarda l'ambito del DM 4 luglio 2019, posto che la potenza dei moduli fotovoltaici bifacciali, allo stato, è individuata sulla base delle medesime norme CEI previste per i moduli fotovoltaici “tradizionali”, in caso di utilizzo dei moduli bifacciali è necessario indicare, come in tutti gli altri casi, la potenza dell'impianto sulla base della definizione di cui all'art. 2, comma 1, lettera b, del DM 4 luglio 2019 che definisce la potenza di un impianto fotovoltaico come “la potenza elettrica dell'impianto, determinata dalla somma delle singole potenze nominali di ciascun modulo fotovoltaico facente parte del medesimo impianto, misurate alle condizioni nominali, come definite dalle pertinenti norme CEI.”.

In altre parole, considerato che le “pertinenti norme CEI”, allo stato, sono le medesime definite per i moduli “monofacciali” e per i moduli “bifacciali”, la potenza è calcolata sulla base del dato di targa individuato in coerenza con le norme vigenti.

La presente indicazione si ritiene applicabile, allo stato, a tutti gli impianti fotovoltaici che beneficiano degli altri meccanismi di incentivazione gestiti dal GSE. Si applica, ad esempio, nel caso di interventi di sostituzione di moduli, ai fini del rispetto delle soglie percentuali di incremento del valore della potenza elettrica nominale dell'impianto fotovoltaico, incentivato in Conto Energia, previste dall'art. 30 del D.M. 23 giugno 2016.

Si segnala inoltre che, al fine del rispetto dei requisiti dei moduli fotovoltaici previsti dai diversi Decreti che disciplinano i meccanismi di incentivazione dell'energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici, per i moduli “bifacciali” si applicano le medesime norme che regolano la qualifica e l'omologazione del tipo, previste per i moduli fotovoltaici “monofacciali”.